Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

giovedì, febbraio 02, 2017

Il fondatore del World Economic Forum considera plausibile il reddito di base


L’economista Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, ha espresso ottimismo circa l’introduzione di un reddito di base incondizionato in un colloquio con il quotidiano tedesco di Amburgo, Hamburger Abendblatt. Schwab ha definito la proposta “sostanzialmente plausibile” e ha previsto che la discussione si svilupperà in maniera crescente nel prossimo decennio. L’intervista ha riguardato una serie di argomenti legati alla globalizzazione e alla digitalizzazione. I giornalisti hanno chiesto a Schwab la sua valutazione della tesi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in merito al fatto che egli sarà in grado di riportare nuovo posti di lavoro da Asia e Messico. Schwab ha sottolineato che alcune industrie potrebbero si tornare negli Stati Uniti ma sotto forma di “fabbriche digitalizzate”.
Schwab ha poi affrontato la proposta del reddito di base incondizionato in risposta ad una domanda di sul futuro del lavoro: se l’industria sta diventando digitalizzata, che cosa dovrebbe essere fatto per “coloro per i quali non vi è più alcun lavoro”?  Schwab ha risposo che: “in Svizzera, si è avuto un referendum sulla proposta di un reddito di base incondizionato. Almeno il 23% dei cittadini ha votato a favore. Anche io condivido l’idea che un reddito di base sia sostanzialmente plausibile. Inoltre, credo che in 10 anni la discussione in merito a questa proposta sarà molto più avanzata del dibattito attuale.”
In risposta ad una domanda circa l’effetto di un reddito di base sugli atteggiamenti nei confronti del lavoro, Schwab afferma che un reddito di base potrebbe essere visto come un riconoscimento per alcuni tipi di lavoro, come il lavoro di cura, che sono importanti per la società ma attualmente pagato con bassi salari: “Non credo che le persone che riceveranno un eventuale reddito di base poi staranno con le mani in mano e si siedano pigramente a casa. In futuro, se i lavori vengono spazzati via a causa della digitalizzazione, abbiamo bisogno d’altro canto di una umanizzazione della società. I posti di lavoro dell’industria scompariranno, ma ci sarà il lavoro sociale da fare, come l’assistenza medica e la salute.”
L’incontro di Davos si è già dimostrato attento al dibattito sul reddito di base. Quest’anno, la manifestazione ha previsto un panel sul reddito di base, con il cofondatore del BIEN Guy Standing (qui il video). L’anno scorso, si è tenuto un panel al forum su “un mondo senza lavoro”, in cui il premio Nobel Sir Christopher Pissarides ha espresso sostegno per un reddito garantito.

Nessun commento: