BERLINO – Il presidente della commissione “Est” dell’economia tedesca, Eckhard Cordes, ha fatto sapere che nel 2014 le esportazioni tedesche in Russia sono crollate del 18 per cento: un calo dell’export da piu’ di sei miliardi di euro, ha dichiarato Cordes.
“Il calo delle esportazioni e’ accelerato sempre piu’ mese per mese cosicche’ per il 2015 dobbiamo temere uno sviluppo ancora piu’ negativo, se non si dovesse trovare una soluzione politica della crisi in breve tempo”, ha sottolineato Cordes, il quale lamenta il fatto che siano “soprattutto gli europei a pagare il prezzo economico di questa crisi politica” perche’ l’interscambio commerciale della Russia sta crescendo con i partner asiatici e sudamericani.
E’ forse alla luce di questo preoccupante bilancio che ieri il governo di Berlino ha proposto alla Russia l’avvio di una cooperazione economica che potrebbe sfociare in una zona di libero scambio comune.
Al forum economico di Davos, infatti, il cancelliere Angela Merkel (della Cdu) ha avanzato la proposta di una serie di trattative tra l’Unione Europea e l’Unione Eurasiatica istituita da Mosca per “parlare di una cooperazione e di uno spazio commerciale comune”, a condizione pero’ che si trovi una soluzione pacifica al conflitto nell’Est dell’Ucraina.
Il ministro dell’Economia Sigmar Gabriel (Spd) ha avviato un dibattito su cosa la Russia potra’ offrire dopo la fine del conflitto in Ucraina: il prossimo passo potrebbe essere una discussione sulla zona di libero scambio: “Dobbiamo dare una via d’uscita alla Russia”, ha dichiarato il vice-cancelliere.
Una proposta che arriva a poche ore dal termine dell’incontro tra i ministri degli Esteri di Germania, Russia, Francia e Ucraina e dalla decisione di creare nell’Est del paese in conflitto una zona cuscinetto larga 30 chilometri, dalla quale dovranno essere ritirate tutte le armi pesanti come i mortai e i pezzi d’artiglieria.
Dopo l’incontro, l’incaricato per la Russia del governo di Berlino, Gernot Erler, si e’ detto cautamente ottimista: “In questo modo la Russia si rimette in gioco e torna al tavolo delle trattative”, ha dichiarato l’esponente dell’Spd, secondo cui “per l’Unione Europea e’ ed e’ sempre stato chiaro che non ci puo’ essere una soluzione militare per l’Est dell’Ucraina ma solo una politica”.
Ma la vera notizia è data da questa clamorosa svolta di Angela Merkel, che propone un rivoluzionario trattato di libero scambio – che è quindi alternativo all’americano TTIP, il Transatlantic Trade and Investment Partnership – tra l’Unione Europea e l’Unione Eurasiatica varata da Putin, che comprende la Russia e un blocco consistente di stati dell’ex Unione Sovietica e che potrebbe anche includere a breve la Cina.
Con questa mossa, la Germania si stacca in modo radicale dalle posizioni anti-russe imposte alla Ue dagli Stati Uniti e dalla Nato, della quale per altro la Germania fa parte. Purtroppo, davanti a questa svolta decisiva per far rinascere anche l’economia oltre stabilizzare le relazioni internaizonali e la pace in Europa, l’evanescente governo Renzi tace, come se nulla fosse accaduto e tacciono anche tutti i mezzi di informazione italiani. Incredibile, ma vero.
Fonte: ilnord
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