Al Ministero della Difesa(MoD) si riferisce che oggi il Presidente Putin ha ordinato alle forze militari della Federazione ad attraversare " la linea rossa del presidente turco Recep Erdogan " per assistere i curdi siriani a sconfiggere ISIS, ed ha ulteriormente autorizzato l'affondamento immediatodelle navi da guerra della Nato entrate nel Mar Nero qualora si avvicinassero troppo ai confini territoriali della nazione.
Erdogan ha grande timore, spiega la relazione , che il legame delle tre maggioranze dei cantoni curdi della Siria settentrionale (Jazira, Kobane e Afrin) che eliminerebbe il territorio ora occupato da terroristi islamici armati dai turchi sempre che il suo Cartello criminale trrrorista con 800.000.000 $ di profitto guadagnato quest'anno dal contrabbando di petrolio illegale che lo Stato Islamico ha incanalato attraverso questa zona fino al porto di Ceyhan, in provincia di Adana, nel sud della Turchia.
Con le Forze Aereonautiche della Federazione, e l'Esercito (ASA) delle Forze Arabe Siriane e i Curdi della Unità Popolare di Protezione (YPG) il formidabile "gioco" in Siria, al fine di sbarrare il contrabbando di petrolio attraverso il confine turco-siriano dello Stato Islamico, continua il rapporto,Erdogan prosegue con la sua minaccia che l'"esercito turco colpirà" con l'abbattimento di aerei bombardieri della Federazione, che si muovevano a ovest, G. Murphy Donovan, un ex ufficiale dell'intelligence USA, scrive all'American Thinker, sullo stesso tema: "Attacchi aerei russi in Siria minacciano la Turchia non è un mistero, era noto che i russi bombardavano bersagli petroliferi in mano dei terroristi a sud del confine Turco -e- a quanto pare in modo molto efficace".
Analisti russi, dei servizi segreti militari, nella presente relazione hanno ulteriormente notato ed esplicato, sulla crisi in atto, che la priorità dei turchi è stata quella di permettere alla CIA - di agire nell'ombra - per eseguire una "rat line" armata di un branco di invisibili "ribellimoderati" in Siria.
Adesso la CIA sta compiendo una missione da Dio, continua la relazione, disperatamente cerca di impedire la loro "rat line" venga definitivamente distrutta dall'Esercito Arabo Siriano e YPG per via terra e della Russia per aria, con il braccio avanzato dell'alleanza "4+1" - Russia, la Siria, l'Iran, l'Iraq, oltre a Hezbollah - non sta facendo prigionieri nel tentativo di riconquistare i corridoi chiave, per Erdogan, che sta usando nel contrabbando illegale di petrolio siriano e iracheno con l'aiuto dei terroristi dello Stato Islamico.
La Turchia affronta la Russia, si profila sempre più vicina la terza guerra mondiale, ora molti sono più in guardia e l'Occidente non può permettersi il lusso di basarsi sui principi, in quanto le basi militari e gli aeroporti sono di gran lunga più preziose di qualsiasi prova del coinvolgimento della Turchia nel business del petrolio con lo Stato islamico, e con la distribuzione russa del suo sofisticato sistema di difesa aerea S-400 in Siria, e la presenza di sottomarini turchi nei pressi dell'incrociatore russo Moskva, questa crisi mette il mondo ad un passo da una guerra di vasta scala.
Allo stesso tempo l'emissione di un avviso di terza guerra mondiale in questa crisi, nella relazione si mette in evidenza, che analista militare russo Pavel Felgenhauer, ha di recente dichiarato che le probabilità che il Presidente Putin scateni una guerra nucleare sulla Turchia è ora "molto probabile".
E per comprendere appieno il "pensiero / mentalità" del Presidente Putin su questa crisi, il mondo si trova sull'orlo della guerra, dice il rapporto, basta solo leggere le parole che ha pronunciato ieri quando nel menzionare il presidente Erdogan ha detto: "A quanto pare Allah ha deciso di punire la cricca dominante in Turchia, rendendoli mentalmente insani. "
Con la spinta di Erdogan nel voler creare un nuovo Impero Ottomano con i terroristi dello Stato Islamico "esplode di fronte a se", gli analisti dell'intelligence del MoD questa relazione nota ulteriormente, rappresaglie sconcertanti del Presidente Putin contro la Turchia che includono l' annullamento del progetto del gasdotto turco insieme una totale chiusura delle forniture di gas naturale, dalla Federazione da cui la Turchia dipende dalla Russia per il 70% del suo gas, e dopo aver chiuso la fornitura da 14 giorni, Erdogan, tuttavia, ha risposto con arroganza: "Non abbiamo vissuto con il gas naturale tutta la nostra vita ... questa nazione è abituata al disagio. "
Per comprendere appieno ciò che è realmente "dietro le quinte" per quanto riguarda il Medio Oriente, ISIS, la Turchia, è il tentativo strategico degli Stati Uniti di ridurre il controllo della Russiasull'energia dell'Europa, spiega la relazione, bisogna risalire al 2009, quando il Qatar ha proposto un piano per un oleodotto al leader siriano Assad per inviare il suo gas naturale verso l'Europaattraverso l'Arabia Saudita, Siria e Giordania.
Assad rifiutò la proposta e questa è stata la ragione per cui il regime Obama ha voluto invadere Siria.Il motivo del rifiuto è stato il voler proteggere gli interessi di un alleato di lungo tempo di Assad, laRussia, che in base hai dati conosciuti, è il più grande fornitore di gas naturale dell'Europa.
La Russia ha approvato questo progetto in quanto avrebbe portato un maggiore controllo sul flusso di gas piuttosto e bloccava il Qatar. Questo accordo dovrebbe posizionare strategicamente il controllo del flusso di gas verso l'Europa in mani russe.
Di conseguenza, la pipeline iraniana è diventata una priorità per la Russia, e dal momento che la Siria e la Russia stanno lavorando insieme per bloccare il gasdotto del Qatar e creare la pipeline iraniana alternativa, questo ha creato i semi per la Terza Guerra Mondiale che stiamo vedendo all'orizzonte.
Quindi, Obama e i suoi alleati UE-islamici, hanno preso di mira la Russia fin dall'inizio. In realtà, c'è stato un incontro tra Obama e Putin alle Nazioni Unite, dove Putin ha cercato di ottenere da Obama un sostegno in Siria contro lo Stato islamico, ma Obama ha respinto la proposta.
Così, quando le forze russe entrarono in Siria il 30 settembre contro lo Stato islamico, questo è stato ritenuto un evento infausto. La Russia non solo è stato il sostegno del regime di Assad, è stato anche il sostegno della pipeline iraniana.
Così il presidente Putin è in battaglia contro una squadra unificata di banditi ed élites turche che operano in questa regione per rubare il petrolio dai loro vicini della Siria e Iraq, conclude la relazione, e ora i sistemi di difesa aerea russi temuti ora vengono inviati anche in Iran.
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