Ma c’è un’altra Immacolata che nessuno nomina: مريم الناصريّة (Mariam al-Nāsriyyeh di Nazareth ), sotto le bombe, volto di polvere, figlio tra le braccia.
Questa è la mariologia oggi: Golgota senza croce, solo macerie.
Maria non era un simbolo: era una donna palestinese con un figlio in pericolo.
Non potete incensarla nel quadro e ignorarla nel vivo.
🔥 Il Vangelo non è un canto. È un atto politico.
“Il Verbo si fece carne” significa che la carne soffre, sanguina, muore.
Ogni corpo schiacciato è corpo sacro.
Ogni madre che urla il nome di suo figlio, a Gaza, Khan Younis, Nuseirat, Jenin, è Maria ai piedi della croce.
Oggi الناصرة (al-Nāṣira) non è una città:
è la Striscia di Gaza invasa e bruciata.
✠ Il Golgota oggi non è un monte. È ogni palazzo crollato.
Ogni bambino estratto vivo dal cemento è resurrezione ritardata.
Ogni corpo strappato ai genitori è crocifissione senza legno.
Venerare l’Immacolata significa non restare in silenzio.
La teologia senza compassione è complicità.
Il culto senza coraggio è idolatria.
Ogni Mariam di Gaza è l’Immacolata fatta carne che chiede:
“Dove siete? Dov’è la vostra pietà?”
La fede senza giustizia è un quadro appeso.
La pietà senza coraggio è complicità.
L’Immacolata, senza le Mariam vive, è menzogna dorata.
﴿وَإِذۡ قَالَتِ ٱلۡمَلَـٰٓئِكَةُ يَـٰمَرۡيَمُ إِنَّ ٱللَّهَ ٱصۡطَفَىٰكِ وَطَهَّرَكِ وَٱصۡطَفَىٰكِ عَلَىٰ نِسَآءِ ٱلۡعَـٰلَمِينَ﴾
“E quando gli angeli dissero: ‘O Maria, Iddio ti ha eletta, ti ha purificata e ti ha eletta sopra le donne di tutti i mondi.’”
— Nobile Corano 3:42 (Sūra Āl ʿImrān) 🤲🏼
🙏 La Risonanza del Sacro nel Contemporaneo
La riflessione che hai condiviso sottolinea diversi punti cruciali:
L'Incarnazione come Realtà della Sofferenza: La frase "Il Verbo si fece carne" viene interpretata non solo come un mistero teologico, ma come un'affermazione della vulnerabilità e della sacralità di ogni corpo che soffre. La sofferenza fisica a Gaza è vista come la continuazione della passione di Cristo.
Maria, Archetipo della Madre in Pericolo: La figura della Madonna con Bambino viene messa in contrasto con la madre e il figlio nella foto di Gaza. Il messaggio è un invito a non idolatrare il simbolo (il quadro, il culto formale) ignorando la realtà viva e sofferente che il simbolo rappresenta (la madre palestinese che vive il pericolo e la perdita).
Fede come Atto Politico e Morale: L'autore sposta il concetto di fede da un atto di culto passivo a un imperativo morale attivo. "Il Vangelo non è un canto. È un atto politico" e "La teologia senza compassione è complicità" sono affermazioni che chiedono un coinvolgimento pratico e coraggioso di fronte all'ingiustizia e al dolore.
La Nuova Topografia Sacra: L'autore ridefinisce i luoghi sacri:
Nazareth ($\text{al-Nāṣira}$) diventa la Striscia di Gaza invasa e bruciata.
Il Golgota diventa ogni palazzo crollato.
La Crocifissione è ogni corpo strappato ai genitori.
La Resurrezione è ogni bambino estratto vivo dalle macerie (seppur "ritardata").
È una chiamata a considerare la compassione e la giustizia come le uniche vere forme di venerazione.

Nessun commento:
Posta un commento