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mercoledì, marzo 20, 2013

“Non sono venuto per abolire ma per dare compimento” (Mt 5, 17)



Carissimi lettori,

tutto ciò di cui vi abbiamo parlato e che vi abbiamo annunciato si fa sempre più concreto. Chi si è impegnato a metterlo in pratica ne ha sperimentato la verità. La potente azione di Dio Trinitario coinvolge tutto…Gli eventi sono iniziati, si susseguono e interessano tutti e tutto. I credenti possono toccare le grazie ed osservare il compiersi delle promesse di Dio.

San Michele ci è molto vicino con i suoi angeli e Dio ha impegnato al massimo i suoi santi e gli strumenti che ci ha messo a disposizione in questo tempo. Basta riflettere sugli ultimi messaggi di San Michele, quello del 1° marzo 2013 e questo che oggi vi proponiamo, dai quali appare chiaro che San Michele è in mezzo a noi. È stato vicino al popolo di Dio durante l’elezione di Papa Francesco, adesso apre la strada ad altri eventi camminando alla testa del popolo. Seguiamolo pronti e rapidi!

Vi auguriamo di godere della potente presenza di Gesù Cristo in mezzo a noi. Egli spalanca orizzonti immensi davanti a noi per condurci verso la creazione nuova. Vi siamo vicini con l’offerta di noi stessi a Cristo e con una viva preghiera per voi e per le vostre famiglie.

Buona Pasqua a tutti voi!

Stefania Caterina e Tomislav Vlašić

Messaggio di San Michele arcangelo del 17 marzo 2013

“Ti saluto, Chiesa della Terra, popolo santo di Dio! Il Signore mi manda ancora ad annunciarti le sue parole di verità e la sua tenerezza verso di te.

Mi rivolgo a voi, fratelli e sorelle della Terra che credete in Dio Trino ed Uno, che accogliete e testimoniate con la vita il Signore Gesù. Mi rivolgo in modo speciale a Papa Francesco, scelto da Dio per essere Pastore di una moltitudine dei cristiani.

Oggi comincia per tutti voi un grande cammino di rinnovamento spirituale, secondo i desideri della Santissima Trinità. Terminata la lunga fase di preparazione di questi ultimi anni, nel 2013 siamo entrati, come vi è già stato spiegato[1], nel tempo della grande azione trinitaria, mediante la quale Dio introdurrà l’intera umanità e tutte le creature nella creazione nuova. In questa azione sono e saranno sempre più coinvolte tutte le realtà vive e operanti nell’universo: angeli e uomini di ogni pianeta, vivi e defunti. Questo coinvolgimento avverrà attraverso la piena donazione a Dio, la preghiera, la fede, la speranza e l’amore del popolo di Dio, la Chiesa santa del Signore, Una in tutto l’universo.

All’azione trinitaria collaborano particolarmente i tre strumenti straordinari di questo tempo: gli angeli, il Nucleo centrale ed i fratelli dell’universo fedeli a Dio. Essi precedono con la loro azione il popolo Dio per aprirgli la strada e lo affiancano nel cammino verso la nuova creazione; anche di questo vi è stato parlato.[2] L’azione di questi strumenti, tuttavia, non può in alcun modo sostituire il popolo di Dio, cioè la sua Chiesa, che è lo strumento essenziale di cui Dio si serve per la realizzazione dei suoi disegni. Il popolo è destinatario dei doni di Dio ma è chiamato, al tempo stesso, a collaborare pienamente all’azione divina, attraverso la quale giungono tutti i beni. Il nostro Dio, infatti, desidera che le sue creature più sublimi, cioè angeli e uomini, siano i suoi collaboratori; li ha destinati ad agire al suo fianco nel rispetto delle sue leggi, con intelligenza ed in piena libertà.

Il popolo di Dio è grande ed è presente in tutto l’universo. Ne fanno parte le umanità che non si sono ribellate a Dio; su questo punto avete ricevuto molte spiegazioni e perciò non mi dilungo. Sottolineo solo che questi fratelli, fin dall’inizio, collaborano all’azione divina. Essi attendono che l’umanità di tutto l’universo sia finalmente ricapitolata in Cristo, per formare un unico Corpo ed essere introdotta nella nuova creazione. Il loro aiuto alle umanità più deboli, come la vostra, è stato discreto e silenzioso lungo la storia. Dio li ha chiamati da subito ad aiutarvi ed essi hanno svolto un servizio prezioso nei vostri confronti: anche oggi continuano ad aiutarvi con delicatezza e nel silenzio. Attendono da Dio l’ordine di mostrarsi apertamente alla vostra umanità, ed allora li vedrete.

Dio attende che la Chiesa, cioè il suo popolo della Terra, sia pronta ad accoglierli nel modo giusto; perciò non ha permesso fino ad ora la loro piena manifestazione. Tuttavia, non permetterà che i tempi si allunghino troppo, perché desidera ricondurre all’unità tutti i popoli dell’universo, come era al principio, prima che il peccato originale infrangesse l’armonia della creazione. Inoltre, la Chiesa della Terra ha assoluto bisogno dell’aiuto di questi fratelli fedeli per evangelizzare la vostra umanità.

I potenti della Terra, i capi religiosi e le gerarchie ecclesiastiche, anche della Chiesa cattolica, hanno fino ad ora frenato l’annuncio dell’esistenza di altre umanità nell’universo. Non mi fermo qui a spiegarvi i motivi di tale comportamento. Credo che siate in grado di comprendere da soli che cosa significhi riconoscere che esistono umanità migliori di voi, governanti migliori, umanità migliori, credenti migliori: occorrono molta umiltà e docilità, qualità assai rare sul vostro pianeta.

Dio, buono e paziente, continua ad attendere un atto di coraggio da parte di quanti, soprattutto nella Chiesa, conoscono tale realtà e, credetemi, non sono pochi. Un chiaro annuncio di questa realtà da parte del Papa avrebbe un tale valore sulla Terra da superare quella di tutti i governanti messi insieme; perciò Dio attende che la sua Chiesa venga allo scoperto. Sappiate, però, che non attenderà all’infinito, perché la vostra lentezza ritarda i suoi piani e genera molte sofferenze nell’universo intero. Darà perciò ordine ai suoi figli fedeli di manifestarsi apertamente. Quanti nella Chiesa ricoprono incarichi di grande responsabilità riflettano bene su questo punto.

Torniamo al popolo di Dio. Sulla Terra è la Chiesa cattolica a riunire il maggior numero di cristiani. Per questo la sua azione è importante e insostituibile nei piani di Dio per la vostra umanità. Le mie parole si rivolgono dunque a questa Chiesa in particolare; tuttavia, esse interpellano i fedeli di tutte le altre confessioni cristiane, chiamati a vivere secondo il Vangelo che è uno per tutti e che impegna tutti nell’evangelizzazione della Terra. Esse si rivolgono anche a coloro che appartengono ad altre religioni o che si professano atei ma che sono onesti e di buona volontà.

Tutti coloro che desiderano il bene e ricercano la verità, sono chiamati in questo tempo ad un cammino di profonda rinascita spirituale. Esso condurrà necessariamente alla ricapitolazione in Cristo; significa che tutti dovranno accogliere, conoscere ed amare Gesù e far parte del suo popolo santo.

La ricapitolazione in Cristo riguarda l’intera creazione, è un cammino unico per tutti gli uomini dell’universo. L’umanità di ogni pianeta lo vive e lo attua a seconda della propria originalità e della sua esperienza, ma il fine è uno solo: formare un solo Corpo il cui Capo è Gesù Cristo; questo Corpo sarà la Chiesa di Dio, Una in tutto l’universo. Gesù Cristo richiamerà alla vita anche i defunti che si sono addormentati nella fede in lui, per unirli ai vivi ; sarà un popolo immenso, il popolo dei Viventi.[3] Dividerà per sempre il bene dal male.

Quando tutto sarà ricapitolato in Cristo, il Padre creerà cieli nuovi e terra nuova e li donerà ai suoi figli; sarà la nuova creazione. In essa non potrà entrare nulla di impuro. Gesù Cristo introdurrà il suo popolo nella nuova creazione e lo offrirà al Padre. Egli stesso si sottometterà al Padre e con lui regnerà per sempre nella potenza dello Spirito Santo. Un solo Dio e un solo popolo; Dio in mezzo al suo popolo per sempre.[4]

Questo è il meraviglioso piano della Santissima Trinità per ciascuno di voi e per tutta l’umanità. Esso è già in pieno svolgimento. Dio sta potenziando la sua azione, in questo tempo, per venire in aiuto ai suoi figli che gemono in tutto l’universo, attendendo il pieno compimento delle promesse divine e la liberazione definitiva dal male.

Gesù è venuto sulla Terra per compiere ogni promessa del Padre, a favore di tutti gli uomini dell’universo. In Gesù, Figlio di Dio, tutto si è compiuto. La strada della salvezza è stata aperta ad ogni uomo, figlio di Dio. Ora tutto deve compiersi anche in ciascuno di voi e nel suo popolo. Non ci sarà pieno compimento della salvezza fino a che l’umanità non sarà ricapitolata in Cristo, fino a che anche l’ultimo uomo di buona volontà non avrà scelto di appartenere a Cristo. Solo allora tutto sarà compiuto!

Cristo ritornerà glorioso sulla Terra da dove è iniziata la sua missione di Redentore. Il suo ritorno sarà il segno per tutto l’universo che la salvezza si è compiuta. Sarà il segno anche per Lucifero che il suo regno è distrutto per sempre.



Dio mi ha chiamato ad essere Precursore del ritorno glorioso di Cristo. È mio compito combattere le forze infernali e separare il grano dalla zizzania, così come è scritto (Mt 13, 41). Dio mi manda a raccogliere il suo popolo da ogni parte dell’universo per offrirlo a Gesù. Unitevi a me in questa opera, la vostra preghiera è preziosa e mi affianca nella missione. Procediamo insieme secondo il volere di Dio, nulla ci mancherà.

Siate umili e docili ed io vi aiuterò a comprendere ciò che il Signore chiede alla sua Chiesa in questo tempo, affinché essa diventi il tempio santo, la casa di preghiera per tutti i popoli (Is 56, 7), secondo il Cuore di Cristo. Vi parlerò a più riprese per indicarvi le linee da seguire; poi altri strumenti scelti da Dio approfondiranno i vari argomenti, inquadrandoli da diverse angolazioni. In tal modo avrete una visione ampia e completa dell’azione di Dio e dei passi che spettano a voi.

Iniziamo dunque il nostro cammino di rinascita spirituale. Prima però vi invito a fermarvi un attimo e ad invocare lo Spirito Santo perché apra la vostra intelligenza a comprendere quanto da oggi in poi vi dirò; dovete nascere dall’alto (Gv 3, 3), perciò vi occorre la luce dello Spirito Santo che parla al vostro spirito. Consacratevi anche al Cuore Immacolato di Maria e al Cuore ardente di San Giuseppe; la loro presenza e la loro preghiera vi sono indispensabili.

Comincio allora da un evento accaduto in questi giorni sulla Terra ma che è di grandissima importanza per tutto l’universo: l’elezione di Papa Francesco. Il Signore ha voluto fortemente questo Papa. Durante il Conclave, la mia presenza e quella degli angeli è stata costante, come vi avevo annunciato[5] ma erano presenti anche molti santi. Mentre le mie schiere angeliche respingevano le forze tenebrose, i santi pregavano e benedicevano i Cardinali, chiamati a scegliere il Papa. Un santo in particolare vegliava e pregava: San Francesco d’Assisi. Chiedeva perdono a Dio per i peccati del suo popolo ed implorava misericordia e pace per tutta la Chiesa di Dio. La sua presenza era viva e palpabile; non c’è da stupirsi che il Papa abbia scelto il nome Francesco.

Salute e pace a te, Papa Francesco! Il Signore che ti ha scelto, ti benedice. Da parte mia e dei miei angeli, ti assicuro preghiera e protezione. Il Signore mi chiama ad essere presente tra le mura del Vaticano per custodire la tua missione. Sappiano dunque Lucifero ed i suoi seguaci che il tempo delle loro trame oscure sta volgendo al termine: la Chiesa è di Dio e di nessun altro; Dio la difenderà.

Cosa rappresenta per la vostra umanità la figura del Papa? Vi dico che oggi sulla Terra non esiste voce più autorevole di quella del Papa. A lui guardano credenti e non credenti, confusi e smarriti nella giungla dei discorsi vuoti e delle false promesse dei vostri governanti. La vostra umanità si aspetta dal Papa parole di vera speranza e di ardente carità che nascano dalla fede; si aspetta soprattutto che il Papa proclami e viva i valori più autentici della vita umana, così estranei oggi a molti uomini.

Da dove deriva l’autorità del Papa? Non dai codici, né dal potere temporale, né da un’investitura umana; proviene invece dall’azione dello Spirito Santo unita alla fede del popolo di Dio. Questo è il fondamento di ogni autorità nella Chiesa. L’autorità nella Chiesa si esprime attraverso il servizio, non è mai fine a se stessa, perché è data da Dio in ragione di un servizio. Perciò è la fedeltà al servizio che rende credibile ogni autorità. Perciò nella Chiesa non può esistere un’autorità staccata da Dio e dal popolo, perché sarebbe un’autorità falsa e priva di ogni fondamento.

Il popolo dovrebbe stringersi attorno al Papa come un gregge al suo pastore. Ogni fedele è chiamato ad offrire se stesso per il Papa e con il Papa, affinché lo Spirito Santo santifichi il cammino di tutta la Chiesa. Il Papa dovrebbe essere strettamente unito a Cristo, supremo Pastore, ed in Cristo unito al suo popolo. Come un Padre dovrebbe vegliare sui figli di Dio, aprendo loro la strada verso Cristo nella verità: verità di dottrina e di vita. Cosa significa? Significa che il Papa è il primo servo fra i servi di Dio, colui che offre se stesso a Cristo, come Cristo ha offerto se stesso al Padre per amore del popolo. La sua vita dovrebbe essere santa e irreprensibile, al di là e al di sopra di ogni interesse umano, di ogni calcolo e di ogni vanagloria. Ciò non significa che debba essere perfetto, è pur sempre un uomo con le sue debolezze: in Dio, immacolatezza non significa perfezione assoluta, ma onestà, sincerità, semplicità, docilità a Dio e alle sue leggi, obbedienza alla voce dello Sposo. Dio perdona le miserie umane ma non tollera l’ipocrisia.

Occorre lavorare molto, fratelli e sorelle della Terra, perché non sempre il comportamento dei pastori e quello dei fedeli è stato santo e irreprensibile: la storia della Chiesa è fatta di luci ed ombre. Non dovete scandalizzarvi di questo, perché tutti siete uomini, creature deboli. Ogni errore vi serva come stimolo positivo per cambiare, per riparare, per santificare la vita del popolo cui appartenete. Ognuno di voi è responsabile del cammino del popolo di Dio, nel momento in cui accetta di farne parte. Vi richiamo pertanto ad una grande responsabilità: smettetela di criticare e cominciate a edificare, partendo da voi stessi. Dio attende la vostra risposta.

Mi rivolgo al Papa e ad ogni pastore: ricordate che il popolo appartiene al Signore! Gesù vi manda a pascere il suo gregge ma il gregge non vi appartiene: dovete custodirlo ma non possederlo. Affidandovi il suo popolo, egli vi dona un campo sul quale gettare il seme della vita di Dio ma né il seme né il campo vi appartengono.

Mi rivolgo a voi, fedeli: amate e sostenete i vostri pastori, essi sono un dono della bontà di Dio ma non fate dei pastori degli idoli; non metteteli al posto di Dio, fareste male a loro e a voi. Né Papa, né Vescovi né Cardinali possono sostituire Dio. Siete chiamati a vegliare sui pastori come essi fanno con voi: se vedete in loro degli errori non voltate la faccia dall’altra parte ma correggeteli nella carità. Ricordate che la fede del popolo è il criterio ultimo di ogni discernimento spirituale. Quando il comportamento dei pastori è di scandalo e mette in pericolo la fede del popolo, dovete porvi delle domande serie e non far finta di niente, in nome dell’obbedienza. Non siate come gli ipocriti che lodano con la bocca ma criticano nel cuore; se siete falsi sarà falsa anche la vostra obbedienza. Se il popolo è ipocrita anche l’autorità di chi vi governa sarà ipocrita. Vi ho detto che pastori e popolo devono camminare uniti, perciò essi si condizionano a vicenda. Un popolo maturo in Dio si comporta in modo maturo e ha diritto di chiedere ai pastori una condotta degna dell’autorità ricevuta. Allo stesso modo, i pastori hanno diritto di chiedere al popolo l’integrità della fede che è supporto alla loro autorità. L’obbedienza è reciproca se è vera obbedienza. Essa è prima di tutto fiducia reciproca, rispetto dell’azione di Dio in ciascuno, tanto nei pastori come nei fedeli.


Dio vi ha donato un nuovo Papa al quale spetta di aprire la strada al popolo di Dio in questi tempi difficili ma pieni di grazie. Non potrà farlo senza di voi, se non camminerete con decisione. Dio si aspetta dal Papa e dal suo popolo della Terra alcune cose sulle quali vi invito a riflettere:

1) Dio chiede che i cristiani della Terra siano finalmente uniti fra loro. Il Signore attende di vedere realizzato il suo comandamento: amarvi gli uni gli altri come egli vi ha amato. Vi richiamo con forza a scacciare dai vostri cuori il demonio della divisione, che si nutre del vostro egoismo, delle vostre paure e ambizioni. Pentitevi e chiedete a Dio la forza per essere strumenti di pace e di unità.

2) Dio desidera che la Chiesa di Cristo parli all’umanità e scenda fino agli abissi di ogni uomo. Questo ha fatto Gesù per voi: è sceso nella vostra miseria non per condannarvi ma per salvarvi; si aspetta che facciate altrettanto con i vostri fratelli.

3) Dio si attende che i testimoni di Cristo non portino teorie ma portino Cristo vivo. Attende dal suo popolo, dal Papa fino al più piccolo tra i fedeli, che Gesù sia vivo e operante in voi e in mezzo a voi. Questo può avvenire soltanto se ognuno di voi e tutti insieme offrite la vita a lui, gli uni per gli altri.

4) Dio chiede che il suo popolo sia un popolo che prega. Nella preghiera profonda e continua voi incontrate Dio e le risposte di Dio ad ogni problema vostro e dell’umanità. È tempo di parlare di meno e di pregare di più.

5) Dio attende che il suo popolo benedica e sia esso stesso benedizione. L’umanità della Terra, fragile e disperata, ha bisogno di incontrare in ciascuno di voi la mano di Dio che benedice, guarisce e rialza. Siate benedizione per gli altri! Siatelo anche per il creato, oppresso dalle maledizioni infernali! Potete benedire solo se cercate, accogliete e custodite in voi la benedizione di Dio che è continua per tutti voi. Potete donare agli altri solo ciò che siete disposti a ricevere da Dio. I cristiani della Terra hanno smarrito il senso della benedizione, non la chiedono e non la donano.

6) Dio desidera che il suo popolo battezzi tutte le genti. Il battesimo non è un rito ma la condizione essenziale per entrare nella vita di Dio. Ogni cristiano è chiamato a battezzare, anche in spirito così come vi è stato insegnato.[6]

7) Dio si aspetta che la Chiesa della Terra si senta finalmente parte dell’immenso popolo di Dio presente in tutto l’universo. La Chiesa della Terra non potrà progredire pienamente se non comprenderà a fondo la realtà della vita nell’universo, se non vivrà la comunione universale. Non è più tempo di tacere questa verità al mondo. Se la Chiesa rinuncia a proclamare questa verità, chi altri potrà farlo? Forse i potenti di questo mondo?

.) Dio desidera che la Chiesa proclami con convinzione che Cristo è il Signore. Sappia annunciare questa verità anche se scomoda. Non c’è salvezza senza Gesù Cristo e tutta la creazione dovrà essere ricapitolata in lui. Senza questa chiarezza di fondo, non ci sarà mai un vero dialogo con altre religioni o con chi non crede. Ogni vero dialogo nasce dall’umile testimonianza della verità e non dai compromessi.

Riflettete su questi punti e mettete in pratica ciò che vi dico anche se qualcosa vi può sembrare nuovo. In Dio tutto è una continua novità ma una novità che fa crescere e non schiaccia mai ciò che già esiste. Dio è un costruttore infaticabile e la Chiesa è il suo edificio: egli aggiunge cose nuove senza stravolgere, abbellisce senza appesantire. Gesù ha detto: “Non sono venuto per abolire ma per dare compimento” (Mt 5,17) ed è così. Perciò siate pronti alla novità di Dio! Essa vi stupirà ma non vi scandalizzerà, anzi: se siete di buona volontà, vi renderà creature nuove. Allora vedrete compiersi di giorno in giorno il meraviglioso disegno di Dio. Saprete che egli è Padre di ogni meraviglia.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

[1] Cfr. Messaggio dello Spirito Santo 12 dicembre 2012 dal titolo : “Tutto è compiuto” pubblicato su questo sito

[2] Gesù ha parlato degli strumenti straordinari nel messaggio del 5 settembre 2011 dal titolo: “Gli strumenti di Dio in questo tempo” pubblicato su questo sito

[3] Cfr. Gv 5

[4] Cfr. Ap 21

[5] Cfr. Messaggio di San Michele arcangelo dal titolo “Le potenze degli inferi non prevarranno” del 1° marzo 2013 pubblicato su questo sito

[6] Si riferisce al battesimo in Spirito Santo e fuoco di cui al libro “Oltre la grande barriera” cap. 9

Pubblicato in Verso la Nuova Creazione

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