Le Potenze degli Inferi non prevarranno..." (Mt. 16,18)
San Michele Arcangelo, 1° marzo 2013
"Vi saluto, popolo santo della Terra, Chiesa del Signore! Benedico, a nome di Dio
Trino ed Uno, tutti coloro che hanno seriamente deciso di appartenere a Gesù
attraverso il Cuore Immacolato di Maria Santissima ed il Cuore ardente di San
Giuseppe. Benedico i nuclei che si sono formati e che si stanno formando;
benedico tutti i cristiani della Terra.
L’Altissimo mi manda a voi per parlarvi ed incoraggiarvi in questo tempo,
ricco digrazie ma anche di prove. Come ben sapete, in questi giorni la Chiesa cattolica, che
comprende una larga parte di cristiani della Terra, sta vivendo il travaglio delle
dimissioni del Papa e dell’imminente elezione del nuovo Pontefice.
Questi eventi coinvolgono l’intera umanità del vostro pianeta, poiché i cristiani,
secondo la parola di Gesù, sono o dovrebbero essere il sale della Terra, la Luce del
mondo (Mt 5, 13-14) il lievito che fa fermentare l’umanità (Mt 13, 33). Per questo, ciò
che avviene nel popolo cristiano si ripercuote inevitabilmente su tutti gli uomini.
Pertanto queste parole si rivolgono oggi, in modo particolare, alla Chiesa cattolica;
non sono le mie parole ma quelle di Colui che mi manda, il mio e vostro Dio,
l’Onnipotente Signore dell’Universo.
Le ascoltino dunque tutti, dal più piccolo al più grande nella Chiesa, perché le parole
e gli ammonimenti del Signore si rivolgono a tutti i fedeli. Infatti, è responsabilità di
tutti che venga al più presto il Regno di Dio, e la Chiesa è la prima cellula di questo
Regno.
Le dimissioni del Papa sono state un gesto doloroso per la Chiesa, ma Dio ha gradito
questo gesto come un olocausto, come l’umile capacità del Papa di farsi da parte di
fronte ad un compito superiore alle sue forze, per lasciare spazio all’azione di Dio,
alla novità dello Spirito che la sua anima ha intuito.
Perciò benedico il Pontefice Benedetto XVI; questa benedizione, che scende
direttamente dal Cielo, lo accompagni nella sua vita di silenzio, nascondimento e
preghiera; il suo sacrificio sarà veramente fruttuoso per l’intero popolo di Dio, se
saprà fare della sua vita un’offerta viva per ogni figlio di Dio. Pace dunque a te, Papa
Benedetto, sii benedetto nel nome e nella vita!
Come sapete, La Chiesa era chiamata, fin dall’inizio, a portare l’annuncio della
salvezza a tutti i popoli, non solo della Terra ma di tutto l’Universo; di questo
abbiamo a lungo parlato e non mi ripeterò.
Sapete anche che a partire da questo anno 2013, il compito di percorrere il Cosmo
per evangelizzare le umanità di altri pianeti, è stato affidato ai fratelli dell’Universo
fedeli a Dio, poiché la vostra Umanità non ha accolto la presenza della vita
nell’Universo, e perciò non è stata capace di portare il peso di una simile missione.
Nonostante i molteplici segni della presenza della vita nell’Universo da parte di Dio,
dati anche alla Chiesa, né i capi politici, né quelli religiosi hanno informato di questa
presenza gli abitanti della Terra. Questa è una pesante responsabilità che grava sulla
coscienza di molti, anche e soprattutto nella Chiesa cattolica.
Essa ha ricevuto da Dio la grazia per orientare le coscienze verso la Verità che Dio
rivela continuamente, perché lo Spirito Santo ha il compito di portarvi alla verità, nei
tempi e nei modi giusti. Egli sorregge l’intera Chiesa e le indica il modo migliore di
far conoscere la Verità.
Perciò, non serve giustificarsi dicendo che la rivelazione della vita su altri pianeti
creerebbe il panico tra i fedeli.
Questa affermazione sminuisce l’azione dello Spirito Santo, che prepara i cuori alla
verità degli eventi, dentro e fuori dell’anima umana; non permette che i figli di Dio
restino confusi; ne avete la prova oggi, di fronte alle dimissioni papali: i fedeli hanno
compreso e partecipato nel modo giusto, perché lo Spirito Santo ha agito nei loro
cuori.
Non aggiungo altro, ma richiamo fortemente tutte le gerarchie ecclesiastiche, a
cominciare da quelle cattoliche, ad una presa di coscienza onesta della presenza della
vita nell’Universo, e ad un’informazione ai fedeli altrettanto chiara.
Questo esige un ripensamento radicale della Missione universale della Chiesa, che
non può essere rimandato oltre. Richiede anche un appropriato ampliamento della
Teologia, che deve porsi al passo con i tempi e con le nuove esigenze di conoscenza
della Verità.
Invito tutti i fedeli che già da anni conoscono e sperimentano l’esistenza delle
umanità di altri pianeti, a pregare molto affinché si faccia spazio nelle coscienze a
tale verità, e si conosca la potenza della comunione con i Fratelli dell’Universo fedeli
a Dio. A voi è chiesta una coraggiosa testimonianza.
Cosa succederà ora nella Chiesa cattolica? Si aprirà una fase nuova, il cui inizio sarà
segnato proprio dall’elezione del Papa. Tale avvenimento sarà uno spartiacque nella
storia dell’Umanità, perché ad esso seguiranno molti altri avvenimenti.
InIn vista di tutto questo, Dio ha disposto che, a partire da oggi, io sia particolarmente
presente, con le mie schiere angeliche, all’interno del Vaticano. In questo compito
sarò affiancato, oltre che dagli Angeli, dal Nucleo centrale e dai Fratelli fedeli a Dio
che agiranno soprattutto in spirito.
Si sta per giocare, infatti, una partita dura e definitiva tra le forze del Bene e quelle
del Male, entrambe presenti all’interno della Chiesa, da sempre.
Dio ha deciso di mettere ordine in tutte le Chiese che si dichiarano cristiane,
cominciando dalla Chiesa cattolica, che rappresenta la maggior parte della cristianità
sul vostro Pianeta. La preghiera e l’azione della Chiesa cattolica sono molto
importanti per la vostra Umanità.
Le parole che seguono si riferiscono quindi alla Chiesa cattolica, in questo
particolare momento, ma valgono, ovviamente, per tutte le comunità che si
chiamano cristiane.
Dio ha dunque stabilito di mettere ordine nella Chiesa. L’ordine di Dio non ha nulla
a che vedere con le imposizioni umane; esso comincia sempre dalla SANTITÀ. La
Chiesa è dunque chiamata alla santità; non la santità di pochi ma di tutti.
Non basta più l’eroismo di qualche fedele, e ce ne sono molti: occorre la santità
dell’intero popolo di Dio. Occorre, soprattutto, la santità dei pastori e di quanti
hanno il compito di indicare ad altri il cammino; a costoro dico di avere coraggio e di
non esitare ad offrire se stessi a Dio; solo così potranno indicare al popolo la via della
santità.
La santità è la vita di Dio che scorre nello spirito del credente e tra i credenti; essa è
pura e immacolata e si manifesta nell’integrità della vita umana. La corruzione è il
contrario della santità.
Dio desidera liberare la Chiesa dalla corruzione, affinché cresca liberamente la
santità del Suo popolo; la Sua mano farà questo. Vi assicuro che Dio ha alzato la Sua
mano per dividere la Luce dalle Tenebre nella Sua Chiesa. Dio ha bisogno di un popolo santo,
al quale affidare la Missione di strappare altri fratelli al peccato e alla morte.
Dio desidera recuperare l’immenso tesoro di santità, verità, dottrina e carità che la
Chiesa ha accumulato lungo i secoli, grazie all’incessante azione dello Spirito Santo e
alla santità di molti. Non permetterà che un simile tesoro sia sperperato da mani
corrotte.
La vigna del Signore, che è la Chiesa, è carica di frutti: il Figlio di Dio li raccoglierà e
li distribuirà ai figli di Dio, Suoi fratelli. L’eredità di Dio andrà ai figli di Dio e non ai
figli delle Tenebre.
Sappiano perciò i vignaioli infedeli che non avranno l’eredità, e che non sarà più
consentito loro di uccidere i veri eredi (Mt 21, 38-40). Pregate dunque, cristiani della
Terra, affinché il padrone della vigna si affretti a compiere ciò che ha stabilito,
liberando la Chiesa dalle infedeltà dei cattivi amministratori.
Sarò presente all’interno del Vaticano fino a quando Dio lo vorrà; agirò
con la Potenza datami da Lui. Chi vorrà mettersi al posto di Dio, dovrà
affrontarmi a viso aperto.
Il mio grido, rivolto a Lucifero all’inizio della Creazione: "Chi è come Dio?",
continuerà a risuonare fino alla fine dei secoli; combatterò sempre contro i falsi dèi.
Chi può comprendere comprenda.
I miei Angeli sono già schierati intorno alle mura vaticane, secondo
l’ordine ricevuto da Dio. Sarò ben presente al Conclave, nulla sfuggirà al
mio sguardo attento.
Mi rivolgo ora direttamente ai Cardinali che saranno riuniti in Conclave per eleggere
il nuovo Papa; a loro trasmetto i desideri di Dio per la Sua Chiesa in questo tempo e
li riassumo in alcuni punti, affinché siano una traccia utile al loro discernimento.
Dio non impone ma desidera; i Suoi desideri sono il meglio per il Suo popolo. Così è
la Chiesa vista con gli occhi del suo Signore:
1) La Chiesa metta al centro della sua vita e della sua azione non se stessa, bensì la
vita della Santissima Trinità, non a parole ma nei fatti;
2) faccia affidamento sulla Provvidenza come fonte e mezzo del suo sostentamento,
ed usi il denaro con distacco e povertà di spirito, secondo le leggi di Dio e per il bene
di tutti e non secondo le ambizioni e gli egoismi umani. Sappia scegliere fra Dio e
mammona;
3) coloro che hanno responsabilità nella Chiesa siano persone integre: non
nascondano la verità né coprano la menzogna. Servano i fedeli trattandoli da
persone adulte e rispettandone la coscienza. Correggano quanti hanno sbagliato
come padri e non come padroni, perché i fedeli non sono sudditi ma figli di Dio, e
devono essere aiutati a raggiungere la piena maturità spirituale ed umana;
4) ogni cristiano, soprattutto chi sta al vertice della Chiesa, accolga ogni uomo
come fratello, indipendentemente dalla sua provenienza o dalla sua condizione
sociale. Sia vicino a chi soffre. Essere fedeli a Dio significa essere fedeli anche
all’uomo: alla sua dignità di figlio di Dio, alla sua libertà di pensiero e di opinione,
al rispetto delle sue esperienze, alla giusta considerazione della sua originalità e dei
suoi tempi di crescita e maturazione. La Chiesa sappia discernere senza mai
giudicare, perché è chiamata ad essere misericordiosa.
5) La Chiesa sia sempre dalla parte dei poveri e mai dei potenti; non aspetti favori
da nessuno e sia pronta a servire tutti. Chi governa la Chiesa sia il primo servitore
dei fratelli, e non aspiri a posti di prestigio, né alla carriera ecclesiastica. Consideri
come il più grande prestigio quello di poter servire. I pastori abbiano il cuore
libero; solo così potranno opporsi all’arroganza dei potenti ed ergersi a difesa dei
più deboli. Non abbiano timore di perdere qualcosa, neppure la propria vita; siano
saldamente fondati sulla Roccia che è Cristo; non fuggano di fronte al nemico. Il
Signore desidera tali pastori.
6) La Chiesa riconosca umilmente i suoi errori e le sue infedeltà e chieda perdono a
Dio. Non si nasconda dietro inutili giustificazioni; al contrario, si impegni a porre
rimedio ai suoi errori e a riparare al male fatto; si impegni a non disprezzare le
profezie per non rattristare lo Spirito Santo. Apra il suo cuore ad accogliere la
novità di Dio che è viva e pulsante, soprattutto in questo tempo;
7) la Chiesa apra finalmente il suo sguardo sull’Universo e sulla vita che esso
contiene, senza più nascondere questa realtà. Accolga con amore tutti gli uomini di
altri pianeti come figli di Dio, ricerchi e promuova la comunione fra tutte le
umanità dell’Universo; sia consapevole che gli uomini della Terra non sono i soli
nell’Universo e che non si salveranno da soli;
8) la Chiesa stimi profondamente l’Opera del suo Creatore e perciò insegni ai fedeli
a rispettare e proteggere la natura e le creature diverse dall’uomo. Sia sempre
cosciente del fatto che il Creato cammina con l’uomo verso la pienezza della vita;
9) la Chiesa aiuti le anime dei defunti, mediante la preghiera, la santa Messa ed il
battesimo in Spirito Santo e fuoco. Scenda in spirito fin negli abissi del purgatorio
per liberare i prigionieri, sull’esempio del suo Signore che è sceso agli inferi per
liberare l’uomo.
10) La Chiesa offra sugli altari le sofferenze dell’intera Umanità e le unisca al
Sacrificio di Cristo; aiuti i sofferenti a donarsi a Dio;
11) la Chiesa perdoni i suoi nemici e li ami, senza per questo scendere a
compromessi con la Verità. Non cerchi mai la vendetta; il suo cuore sia mite ed
umile come quello del suo Signore, che ha amato i Suoi fino alla fine (Gv 13, 1);
12) la Chiesa non dimentichi mai di essere pellegrina fino alla fine dei tempi; non
leghi il suo cuore alla Terra ma cammini decisa verso la Nuova Creazione
promessa da Gesù. Si impegni a trasformarsi di giorno in giorno per piacere al suo
Signore ed essere trovata degna di far parte del Regno di Dio, insieme agli altri
Fratelli dell’Universo.
DaDa queste parole potete comprendere quali sfide attendano i cristiani della Terra.
Non si tratta di parole nuove, ma deve essere nuovo lo Spirito del popolo di Dio,
chiamato a metterle in pratica.
Comprendete quanto sia importante il ruolo della Chiesa nel cambiamento
dell’Umanità! Dio attende l’impegno della Sua Chiesa sulla Terra, la cui azione deve
affiancare quella svolta dalle umanità fedeli per giungere ad una vera
evangelizzazione universale.
Il Signore mi chiama a vegliare sulla Chiesa della Terra per proteggerla
dal Male. Sono il Precursore della Sua venuta gloriosa e non mancherò
di richiamare sempre tutti voi, affinché prepariate con me la via a Colui
che verrà, al Santo dei Santi, Signore dell’Universo.
Vigilerò senza sosta e agirò secondo gli ordini di Dio, fino a che ogni cosa sarà
compiuta secondo i Suoi desideri. Il Signore strapperà ogni Suo agnellino dai
denti del lupo, nessuno dei Suoi figli andrà perduto, secondo quanto ha
promesso all’apostolo Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò
la Mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno contro di essa"
(Mt 16, 18).
Vi benedico conVi benedico con la Forza e la Luce di Dio, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".
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