Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

sabato, maggio 04, 2019

1 MAGGIO 2019 DI FRANCO REMONDINA Primo? Maggio! Ultimi? I lavoratori!!!


Risultati immagini per fessi
E’ davvero incredibile che l’asinistra dimostri sè stessa in ogni occasione, anche in quella che dovrebbe essere la “festa dei lavoratori”, non accorgendosi che è diventata la “festa AI lavoratori”.
E’ tutto cambiato, invece della richiesta di aumenti salariali, l’asinistra ha perseguito con ferocia la svalutazione salariale, invece di chiedere meno tasse, l’asinistra vuole l’inasprimento fiscale, invece di volere la “piena occupazione”, l’asinistra persegue il rinforzo dell’esercito fantasma di Marx…
L’immigrazione e l’accoglienza sono cavalli di battaglia dell’asinistra. Serve a incrementare l’offerta di manodopera e quindi a impedire ai lavoratori di avanzare pretese non solo salariali, ma anche di altro genere: sicurezza, ritmi di lavoro, condizioni di lavoro, orari di lavoro, diritti sul lavoro.
L’Istat ha detto recentemente che la società risente di una sempre maggiore componente rancorosa, è colpa di questa sinistra difesa all’incontrario dei diritti dei lavoratori.
Naturalmente se il lavoratore ha dei diritti, significa che di converso l’imprenditore ha dei doveri invece, la figura dell’imprenditore è diventata sempre più libera da ogni “dovere” facendo si che i doveri stessero solo sulle spalle degli operai.
Devono essere dei cretini gli operai! Infatti lo sono.
Affermazione grave? No, è la constatazione oggettiva, storica, pratica, della loro pochezza: gli operai agiscono da operai, pensano da operai, emozionano da operai. Spesso non capiscono, sono i primi a determinare il peggioramento della condizione lavorativa dei loro colleghi. C’è sempre una scala di ruffianità all’interno di ogni struttura lavorativa. Pensano in “piccolo”, fanno dispetti e soprusi ai loro colleghi, per quale fine?
Se uno è “schiavo” non può mai pensare immaginare, emozionare di essere e diventare un uomo libero, al massimo aspira a diventare il “capo degli schiavi”.
Su questa disposizione d’animo, verificabile ovunque, si capisce che non è mai esistita la classe operaia. Quel che è sempre esistito è che alcuni schiavi sono diventati i capi degli schiavi. Ecco, i capi degli schiavi organizzano anche la fes… eehmmm la presa per il culo degli altri schiavi, con spettacoli come “il concerto del I* maggio” (invece del ° uso * perchè si fanno ogni anno il funerale) a cui accorrono migliaia di persone.
Il concerto è gratis!
E ci mancava pure che li facessero pagare, dirà qualcuno…
Non è una tradizione spontanea degli operai, non è nata negli anni delle “lotte”, è nato negli anni di pianificazione dell’inculata agli operai, quella di “mani pulite”, quella delle “privatizzazioni”, cioè la comunità veniva privata di beni che TUTTI avevano pagato, per regalarli a qualcuno che spesso non ha mai pagato. Eeeh i capi degli schiavi sanno come si fa… Concerto gratis, anzi “il più grande evento gratuito di musica”, non si badi a spese…
invece non è gratis, è l’avanzo gettato ai cani… I sindacati, sono ” lo schiavo diventato capo” che sa come trattare con con gli schiavi, anzi sa come fotterli.
Cos’ avranno gli schiavi da festeggiare?
Dovrebbero non andarci, dovrebbero boicottare i concerti di quelli che oggi vanno li a dichiararli schiavi, non ascoltare le loro canzoni, non comprare i dischi mettere il dis-like a ogni video su youtube, invece… ancora con le bandiere rosse…
Ma dai…
Di Franco Remondina (Dodicesima.com)

Nessun commento: