La parte del paese, quella meridionale, si deve rendere conto che se aspetta che siano i politici meridionali a risolvere i problemi dei meridionali, creperà di fame e soprusi.
Questo è il vero dato politico.
E’ una questione interna dell’Italia: più meridionali in Parlamento = peggiori condizioni di vita dei meridionali.
E’ quell’illusione che compare ormai da 70 anni… Votano per PD, votano per Berlusconi, votano per M5S…
Fateci caso…
I meridionali votano per i meridionali. Questione di “appartenenza”, questione di “compaesani”…
Basati su un pregiudizio, su una propaganda che esista una cultura sudista che sarebbe e sia assolutamente modello da adottare.
Il miraggio di questa cultura è quello che vediamo con occhi statistici per quello che è: una cazzata. Vantano che cosa? L’onore? La capacità? Il senso di appartenenza? La coesione della latitudine?
Si odiano tra loro, cercano espedienti per fregarsi ognuno contro l’altro, i compaesani…
Hanno la mafia, hanno il furbismo, hanno la falsità, hanno zero onore. Sono ognuno di loro, in vendita. E’ la storia… Dai Borboni , i generali dell’esercito si sono venduti per 30 denari ai Savoia… permettendo che uno sfigato assoluto come Garibaldi vincesse una campagna militare ridicola come quella dei Mille…
E’ questa l’indole meridionale? Quella del tradimento?
E’ su questa indole che basano la loro convivenza civile? Tutti contro tutti?
Viste le risultanze elettorali delle ultime elezioni politiche, con la vittoria del M5S pare di si. Il direttorio nominato da Grillo era con 5 stelle meridionali…. e i risultati sono stati “storici” nel senso evidenziato sopra…
Al primo stormir di fronda…. hanno fatto ciò che i meridionali hanno sempre fatto!
Di Franco Remondina (Dodicesima.com)
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