Il Nuovo Sistema Finanziario, del quale ho parlato ampiamente in questo articolo, si baserà esclusivamente sull’economia reale. Questo significa che la ricchezza sarà costituita da beni tangibili e valutabili e sarà prodotta solamente da chi produce tali beni. Gli artifici contabili, quelli su cui è basato l’attuale sistema finanziario, dove il valore viene misurato sulla base di pezzi di carta stampata o numeri sul computer, il cui uso è stato imposto, nel corso del tempo, con la violenza, ai vari paesi, non saranno più consentiti. Per fare un esempio la relazione tra economia e finanza è simile a quella che esiste tra il calcio giocato, dove c’è gente che lavora e guadagna onestamente, e il calcio scommesse dove chi guadagna è chi scommette e modifica arbitrariamente il regolare svolgersi dell’attività sportiva. Per questo motivo il Nuovo Sistema Finanziario dovrà avere come riferimento una moneta creata sulla base di riserve auree perché solo in questo modo essa avrà un valore reale, non più fittizio e artificioso. La Cina, come tutti i paesi BRICS, basa la sua economia sulla ricchezza vera, non sulla speculazione: ha fabbriche che producono beni reali che poi vengono utilizzati in tutto il mondo, per questo non ha interesse negli artifici contabili con cui si sono arricchiti altri paesi (speculazione finanziaria). Presupposto imprescindibile per far partire il Nuovo Sistema Finanziario è, però, il crollo del vecchio, per questo non è affatto da escludere chegli enormi crolli alla borsa cinese di questo ultimo mese siano dovuti all’azione dello stesso governo cinese per porre fine alla speculazione di agenti esterni all’interno del proprio paese. Questa azione si accorderebbe perfettamente con l’accelerarsi delle azione messe in atto negli ultimissimi tempi per l’istruzione del Nuovo Sistema Finanziario: Lancio della banca BRICS il 7 Luglio; inizio dell’attività della nuova Banca Asiatica delle Infrastrutture e degli Investimenti il 29 Giugno; inizio dell’attività del nuovo sistema di pagamenti internazionali alternativo allo swift per Settembre o il fatto che Putin stia offrendo ad altri paesi che basano la propria ricchezza sull’economia reale, l’opportunità di entrare a far parte dei BRICS.
Bisogna tenere presente che il passaggio dal nuovo al vecchio sistema finanziario dovrà comportare inizialmente, per forza di cose, dei disagi. In economia si chiama lo scoppio della bolla speculativa dove per bolla si intende l’enorme divario tra la finanza e l’economia reale; ci saranno quindi crisi in borsa, chiusura di banche per qualche giorno e un po di penuria nell’approvvigionamento di beni di prima necessità: quello che probabilmente sta succedendo ora in Grecia, ma non è assolutamente niente che non si possa superare soprattutto se si sa che il ritorno all’economia reale porterà alla svalutazione di debiti basati sul nulla e al conseguente fallimento di tutti coloro che hanno creato e si sono arricchiti su questa enorme frode globale.
Quelli cui stiamo assistendo in questi giorni potrebbero quindi essere gli attacchi finali che l’alleanza BRICS sta infliggendo al morente sistema finanziario attuale; interessante al riguardo anche questo attacco informatico. Nulla avverrà tra l’oggi e il domani: il collasso cinese dovrà contagiare tutto il mondo occidentale prima che possa cominciare a vedersi il crollo finale ma molti indici fanno pensare che tutto questo possa avvenire nel prossimo autunno (a partire da Settembre per poi vedere l’apice in Novembre e Dicembre) e tutto quello che succede in Grecia sta accelerando notevolmente l’intero processo.
Nicola Zegrini
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