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sabato, giugno 16, 2018

15 GIUGNO 2018 DI FRANCO REMONDINA L’ACCOGLIENZA? E’ UN DISVALORE!




La capacità di comprendere, di fare analisi logiche coerenti, ha nel “buonismo”, cosi etichettato, una sorta di apoteosi dell’imbecillità.
Non è un giudizio politico, è una constatazione basata sugli argomenti.
L’accoglienza è un valore o un disvalore?
Non è questione di xenofobia o di razzismo, solo una questione di analisi logica in rapporto alle soluzioni che INVECE, sono da prendere.
Accogliere i migranti peggiora il mondo!
Non solo il nostro mondo, anche il mondo da cui i migranti provengono.
Certo, da noi abbiamo un sacco di personaggi che compaiono in tv a raccontare cose false e strumentali sul “diritto all’accoglienza”, gente come Saviano, un cretino iperbolico in ogni dichiarazione…
Ma è proprio l’insieme dei “partiti di sinistra”, che ha deragliato dal binario della ragione.
E’ quello che realmente accade!
Invece di rompere i coglioni con l’accoglienza, il Papa, questo Papa che viene preso a sassate i Cile, dove viene fischiato e spernacchiato come mai nella storia (vedi post precedente su far-falla.com), cominci a usare i soldi che ha a disposizione, apra linee di credito verso questi paesi, imponga un cambio di rotta ai governi, alla loggia massonica a cui egli stesso appartiene.
I poveri e gli ignoranti sono contro, per definizione.
Per i poveri, una possibilità c’è, ma per gli ignoranti?
Ecco, la domanda è di quelle veramente cruciali.
Uno stolto ignorante, può determinare il declino della civiltà occidentale, per ragioni di loggia? Per conservare un potere che nei secoli ha SEMPRE prodotto più peccatori che santi?
Più morti che redenti?
Questo vale per ogni religione, da quella ebrea a quella islamica, a quella cattolica.
Forse, è per via dell’uso scorretto dell’intelletto?
O più propriamente per un uso strumentale di tale capacità?
Le religioni hanno concluso il loro tempo, i difensori dei poveri anche.
Entrambi hanno colpe immani sull’aumento della povertà nel mondo.
Negarlo è un atto di stolta ignoranza con l’aggravante della malafede.

Di Franco Remondina (Dodicesima.com)

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