La domanda delle domande, la cui risposta vi è sconosciuta, è questa: PERCHE’ LO STATO EMETTE BTP?
Se chiedete in giro a chiunque conosciate, di ogni estrazione politica, con qualsiasi titolo di studio, scoprirete una cosa: nessuno lo sa!
Un meccanismo cosi determinativo e determinante come l’operazione di emettere BTP ovvero debito pubblico, non è conosciuta nella sua vera dinamica, da nessuno.
Mah…
Il fatto che non sia conosciuta e peggio ancora, venga mistificata con cazzate sesquipedali come quelle che sento dire da ogni commentatore politico o da professori di economia che si fregiano della dicitura “economista”, è la cosa più grave di tutte.
Allora: PERCHE’ LO STATO EMETTE BTP?
“LA VERA FUNZIONE DELL’ EMISSIONE DI TITOLI DI STATO SUL MERCATO E’ QUELLA DI CONSENTIRE ALLA BANCA CENTRALE DI MANTENERE I TASSI DI INTERESSE A BREVE TERMINE A UN CERTO LIVELLO”
Ovvio!
Oppure no?
Cosa significa?
Partiamo dall’inizio, le cose stanno cosi: E’ LO STATO CHE DECIDE COSA SIA MONETA.
Poichè è lui, si dota di una Banca Centrale. A questo punto però la BC esercita il ruolo di “garanzia” rispetto alla moneta.
E’ dove si fanno le regole, in una similitudine politica è il Parlamento della Repubblica.
A chi e verso chi sono rivolte queste regole?
A tutti, valgono per tutti, partiti, associazioni, gente comune. L’uso della moneta stabilita dallo stato e tutto il correlato viene regolato dalla BC.
Lo stato tutelando la proprietà privata, permette la nascita di Banche Private che intermediano il denaro “creato dallo Stato”.
E’ attraverso la BC che viene controllato il tasso di interesse che una Banca Privata può imporre ai suoi prestiti, in una forbice di oscillazione stabilita dalla legge dello stato, da qui, l’istituzione del reato di usura.Emetter BTP è l’unico modo che lo stato ha per mantenere il controllo su “tasso di interesse interbancario”, impedendo di fatto che esso vada a zero.
Cioè impedendo che qualcuno si impossessi di grandi quantità di moneta e diventi monopolizzatore pretendendo di sostituirsi allo stato e schaivizzando la comunità!
Emetter BTP invece che moneta serve a questo!
Come vedete, LO STATO NON E’ VINCOLATO A PROCURARSI MONETA INDEBITANDOSI O AUMENTANDO LE TASSE, DI FATTO, QUANDO SPENDE, LO STATO STATO STA CREANDO MONETA, CHE POI RICEVE QUANDO VENDE TITOLI DI STATO.
Certo che la discussione, impostata come è impostata da una marea di imbecilli, sul “debito pubblico”, è da un punto di vista contabile ASSURDA.
Ma non solo assurda, essa è intellettivamente imbarazzante.
Insomma, la creazione di una Banca Centrale dimostra che lo Stato agisce CAPENDO QUELLO CHE FA.
Adotta una contabilità!
Ecco che allora cade tutta sta minchiata del “debito pubblico”, basta ragionare in termini di contabiltà per capire che se c’è un debito pubblico, contabilmente ci DEVE ESSERE, UN CREDITO PUBBLICO.
Pare logico vero?
Contabilmente quindi, lo stato crea moneta, dove va a finire questa moneta? Mica si vaporizza, va a finire nella società…
Traduciamo società?
La moneta creata dallo stato finisce nelle diverse contabilità di ciascuno, nei bilanci di ciascuno dei soggetti della comunità che si è costituita come Stato.
Banche, aziende, professionisti, operai, insegnanti, commercianti etc etc…
La somma totale dei loro attivi costituisce il “CREDITO PUBBLICO”…..
Perchè il DEBITO PUBBLICO cresce?
PERCHE’ ESISTE CULTURALMENTE E STORICAMENTE SOLO UN MODO DI PRESTARSI DENARO NELLA SOCIETA’, OVVERO SI PRESTA DENARO SOLO SE SI GUADAGNA QUALCOSA, QUESTO GUADAGNO E’ CHIAMATO “INTERESSE”.
Ecco che allora interviene lo Stato con la Banca Centrale a controllare quel tasso.
Poichè il denaro, nella società viene prestato a interesse, è quel guadagno a muovere ogni attività.
Tuttavia, quel guadagno dipende dalla massa monetaria creata dallo stato, per “aumentare quel guadagno”, gruppi di potere hanno foraggiato partiti politici, messo le mani sui nedia, sui giornali, condizionando la gente a vedere le cose come dicevano e raccontavano loro, ottenendo che i partiti foraggiati andassero al potere e emanassero leggi che hanno modificato quello stato di cose.
Quando sentite i venduti a quei gruppi di potere dire: il debito graverà sulle spalle dei nostri figli” rispondetegli: e l’attivo?
Di Franco Remondina (Dodicesima.com)
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