Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

domenica, aprile 12, 2020

Coronavirus, Papa: “Serve salario universale di base. Precari non hanno stipendio per resistere, nessun lavoratore senza diritti”




Il Pontefice, in una lettera inviata ai movimenti popolari e pubblicata da Avvenire, ha chiesto cheano messi in campo sostegni economici per le fasce più deboli e per tutti coloro che più faticano a sopravvivere in questa pandemia si

“Serve un salario universale di base”. Papa Francesco, in una lettera indirizzata ai movimenti popolari in occasione della Pasqua e pubblicata da Avvenire, ha voluto ricordare tutti coloro che non hanno un reddito fisso e che soffrono particolarmente per l’instabilità economica causata dalla pandemia di coronavirus. “Voi, lavoratori precari, indipendenti, del settore informale o dell’economia popolare, non avete uno stipendio stabile per resistere a questo momento… e la quarantena vi risulta insopportabile”.
Quindi, proprio nella missiva, il Pontefice ipotizza l’adozione di uno strumento che aiuti le fasce più deboli: “Forse è giunto il momento di pensare a una forma di retribuzione universale di base che riconosca e dia dignità ai nobili e insostituibili compiti che svolgete; un salario che sia in grado di garantire e realizzare quello slogan così umano e cristiano: nessun lavoratore senza diritti”. I movimenti popolari comprendono tutti quei lavoratori che non hanno un entrata fissa: dai contadini senza terra ai senza dimora fino ai collaboratori domestici.

A loro questa mattina, durante il suo messaggio Urbi et orbi in occasione della Pasqua, il Papa aveva già rivolto il suo pensiero: “Per tanti”, ha detto, “è anche un tempo di preoccupazione per l’avvenire che si presenta incerto, per il lavoro che si rischia di perdere e per le altre conseguenze che l’attuale crisi porta con sé”. E, sempre in mattinata, aveva chiesto una presa di coscienza da parte della politica: “Incoraggio quanti hanno responsabilità politiche ad adoperarsi attivamente in favore del bene comune dei cittadini, fornendo i mezzi e gli strumenti necessari per consentire a tutti di condurre una vita dignitosa e favorire, quando le circostanze lo permetteranno, la ripresa delle consuete attività quotidiane”.

Nessun commento: