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sabato, giugno 17, 2017

16 GIUGNO 2017 DI FRANCO REMONDINA “NO TAXATION WITHOUT REPRESETATION”



Allora, forse a voi sembra normale che in Francia, alle elezioni di giugno 2017, abbia votato meno della metà degli aventi diritto (48,7%), nessuno che contesti nulla, ma non è veramente cosi.
Il principio generale anglosassone sulla rappresentanza politica è: “no taxation without representation” 
Domanda: se chi non vota non ha rappresentanza politica, deve pagare le tasse?
Perchè è questa la tematica attuale, anche se nessuno dei grandi intellettuali della minchia, che scrivono su giornali della minchia, che sono letti da persone della minchia con una capacità di analisi della minchia, non ve lo dicono.
La rappresentanza politica è un caposaldo essenziale.
Il partito del non-voto, ha  il dovere di pagare le tasse? No, non ha questo dovere in assenza di rappresentanza politica!
Invece da noi, in Italia, si fa finta che sia colpa tua, se non voti è colpa tua!
L’offerta politica è priva di contrappesi. 
Da noi, storicamente, l’influsso americano è sempre stato forte. Gli USA hanno, loro si davvero, influenzato decine di elezioni politiche… altro che sta cazzata degli hacker russi.
Il fatto che Soros, la CIA et altri abbiano condizionato e condizionino tuttora l’offerta politica, è reso possibile dall’inversione culturale che affibbia a te la colpa del non-voto.
Allora, è giusto o no pagare le tasse se non hai votato?
Secondo me, non è giusto!
In Francia il 51,3%  non ha votato? HA DIRITTO A NON PAGARE LE TASSE!
Senza questo tipo di contrappeso, che VA INSERITO IN COSTITUZIONE, l’indipendenza della creazione di piattaforme politiche dai Soros di turno, viene almeno tenuta in vita.
Noi abbiamo oggi il quarto governo “NON ELETTO” di fila, questi governi non eletti hanno messo in costituzione il pareggio di bilancio, unico stato al mondo. Ora, questi governi sono l’espressione di una “RAPPRESENTAZIONE” di chi?
Le scelte su immigrazione, banche, pensioni, lavoro, nozze gay, Ius Soli,  sono rappresentazione di chi?
Il quesito è importante se visto nell’ottica della tassazione.
Se vedete bene, la differenza che ha permesso questa legislatura  a guida PD, con tutti di danni sociali implicati (vedi Job-Act, decreti sui vaccini, immigrazione incontrollata, aumenti generalizzati di tasse, banche etc etc), ciò che determinerebbe la loro maggioranza rispetto alla coalizione di centro-destra sono: 125 793 voti.
I votanti complessivi sono stati:  35.270.926, su un totale di: 46.905.154, ovvero il 75,20%…
Ci sono state 395.279 schede bianche e 1.265.171 schede nulle.
Facciamo quindi due conti: 46.905.154 – 35.270.926 = 11634228 undicimilioniseicentotrentaquattomiladuecentoventotto non votanti, a cui vanno aggiunte
schede bianche e nulle 1.660.450, con un totale di 13.294.6780 IL PARTITO DI MAGGIORANZA.
Questi qui, dovrebbero pagare 0 tasse!
Se si calcola poi che ci siano stati movimenti come il M5S che erano ostili a questo tipo di politica in toto, e che altri gruppi sono per una ragione o per l’altra contrari all’andamento imposto dalle elites, la “NON RAPPRESENTANZA” è motivo sufficiente per mettere in costituzione la “non tassabilità”.
Sono un po’ troppo controcorrente?
Ma che cazzo dite? Siete voi che non comprendete!
La tassazione è solo uno strumento monetario, serve a controllare la quantità di moneta circolante nel sistema.
Lo stato non ha bisogno di tassare per vivere.
Le tasse attuali sono illegittime, sono immorali, ma finchè si voteranno i partiti come il PD, e come il M5S che sono creazioni di quei poteri di cui si accennava sopra, l’unica risposta possibile è quella del “NON PAGO SE NON SONO RAPPRESENTATO”.
INECCEPIBILE!   https://www.loccidentale.it/articoli/108709/che-cose-la-magna-carta  
   
Di Franco Remondina (Dodicesima.com)

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