Codice civile
Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 4 aprile 1942, n. 79
Codice Civile [approvato con R.D. 16.03.1942, n. 262]
LIBRO QUARTO. Delle obbligazioni – TITOLO TERZO. Dei singoli contratti – CAPO DICIASSETTESIMO. Dei contratti bancari – SEZIONE PRIMA. Dei depositi bancari
Articolo 1834
Depositi di danaro
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria , alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto.
Tòh… una cosa che la gente non sa!
QUANDO VERSI UNA SOMMA DI DENARO IN UNA BANCA, LA BANCA DIVENTA LEI “PADRONA DEI TUOI SOLDI”….
E’ scritto li, nel Codice Civile! Cosi, gli italiani “CREDONO” di avere i loro soldi depositati in banca, ma la storia non è cosi!
Domanda: se le persone sapessero che i soldi che versano in banca divengono ” DI PROPRIETA’ DELLA BANCA”, li verserebbero ancora?
La giurisprudenza definiosce questa operazione come “DEPOSITO IRREGOLARE”. E’ un trucco linguistico, quando tu depositi in un guardaroba un cappotto, pretendi la restituzione del tuo cappotto. Questo è il “deposito”:
1 Atto di lasciare una cosa in un luogo custodito o presso una persona affidabile in attesa di utilizzarla o riutilizzarla SINconsegna, custodia; anche, l’oggetto lasciato in d.: consegnare,ricevere, tenere qlco. in d.;
Ora, se aggiungi a “deposito” il termine “bancario”, esso diventa qualcosaltro! Diventa un deposito irregolare… E’ una cosa da non credere, se non mi danno indietro la mia roba, non è un deposito. Ecco uno dei trucchi, il trucco linguistico che permette ad alcuni di “truffarvi etilologicamente”
La benzina verde, il formaggio light, le bibite senza calorie, le caramelle dietetiche, le Marlboro light…
Sono trucchi, cambiano la semantica delle parole…
Non c’è un campo cosi soggetto al cambio della semantica, come quello che riguarda la moneta, infatti siamo al punto che tutto appare essere l’inverso di quello che realmente accade: quando chiedi un mutuo, la banca non ha i soldi del mutuo, quello che ha, è il potere di creare con un click di un computer, una “SCOMMESSA”. La banca con quel click, afferma che “AVRA’ quella cifra in futuro”. Non li ha adesso, ma li avrà in futuro! Questa scommessa viene accettata dalle altre banche come “già onorata”.
Sei tu che, pagando le rate del mutuo, gliela fai vincere. Sei tu che fornisci il denaro che la banca non ha!
Cioè, sei tu che dai a rate alla banca, i soldi del mutuo, che la banca non aveva!
Ma, per tornare all’articolo 1834, esso dimostra una cosa, che i tuoi soldi, che sono il “mezzo di godimento immediato”, sono cioè trasformabili immediatamente in “beni fungibili”, non ti verranno restituiti necessariamente sotto forma di “contanti”, ma dovrai contrattare i modi e i tempi con la banca stessa. Oltre a questo, ci sono altre assurdità narrative che il sistema ha portato avanti per decenni, per non far capire la truffa della finanziarizzazione della società; la Bank of England ha pubblicato un saggio in cui ammette che la moneta viene creata al momento dell’erogazione del credito, e non viceversa, come faceva credere precedentemente, che la moneta prestata fosse tratta dai depositi. Il credito erogato crea i depositi.
Nel saggio si spiega che la moneta è una “cambiale”, una “promessa di pagamento”,quindi, una passività. Ora, se contabilmente, la cosa aveva senso quando c’era la convertibilità in oro, sancita dalla scritta “pagabili a vista al portatore” (altro inganno semantico, perchè il normale cittadino non poteva esigere tale trasformazione in oro, solo le Banche Centrali lo potevano fare ), oggi che la moneta è “fiat”,basata sulla fiducia, cioè nientaltro che un pezzo di carta con scritta una cifra, non si capisce perchè debbano essere le banche a “suscitare tale fiducia” e non gli stati! La Banca Centrale è diventata la titolare della fiducia, non lo Stato! Le banconote e le monete sono circa il 3% della moneta totale. Sono delle “finte passività”, cioè, le Banche Centrali o la banche ci possono dare in cambio di quelle banconote o monete, soltanto altre banconote o monete, non l’oro! Nessun bene reale! Giocano molto sui termini, perchè se no il sistema della fiducia, crolla.
Lo Stato accetta queste banconote per il pagamento delle tasse. Questo, rende la banconote necessarie, non le Banche Centrali!
Allora, perchè una Banca Centrale dovrebbe dirti cose che sono state semanticamente oscurate, dirti che le banche non prestano i soldi dei depositi, dirti che sei tu che chiedi un mutuo, a creare denaro con la tua richiesta del mutuo e che la banca quel denaro non ce l’ha e l’avrà solo dopo che tu glielo dai pagando il mutuo?
Perchè ammettere quel che prima avevano sempre negato?
Bella domanda, ma ancor più bella è la risposta: sono in guerra! Contro chi? Contro le banche commerciali, ovvio!
Se le banconote e le monete sono solo il 3%, vuol dire che le banche commerciali hanno creato il 97% del denaro. Da dove è venuto tutto il denaro? Perchè possono fare questo? Sulla base di quale legittimità? Ora, le spiegazioni date dalle Banche Centrali non sono state richieste da alcuno, nessuno gli ha chiesto di spiegarci cosa è la moneta, perchè la Banca d’Inghilterra, la Bundesbank, quella del Lichtestein, e altre si premurano di spiegarci cosa sia la moneta?
Come per l’articolo 1834 del Codice civile, c’è da difendere una “truffa”, insistendo nella definizione che la moneta sia una “promessa di pagamento” non come “finta passività”, e di confonderne il pagherò in moneta con il pagherò in beni reali come origine della moneta, spiegato dal video della BoE, è untentativo di esonerare tutto il sistema bancario dal dovere ammettere il falso contabile: non essendo più ufficialmente in regime di moneta merce, la moneta non dovrebbe essere una promessa di pagamento, bensì uno strumento di pagamento di per sé, che è falso contabilizzare al passivo dal momento che la si dichiara moneta legale e non moneta merce (ovvero, promessa di pagamento coperta da riserve).
La dirò meglio: la truffa è che in cambio di carta, nient’altro che carta, questi comprano beni reali, si comprano le case, le terre, le ferrovie, i porti, le derrate alimentari, tutto! Ma senza pagare un euro di tasse!
Altro che le riforme strutturali, serve il plotone di esecuzione.
Di Franco Remondina (Dodicesima.com)
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